Il 16 aprile 2018, il telescopio dell’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System della NASA, situato alle Hawaii, ha rilevato un breve e insolito scoppio nel cielo notturno, come riferito dalla stessa agenzia spaziale americana in una dichiarazione.
L’esplosione celeste – chiamata AT2018cow e soprannominata “the Cow” (la Mucca) – si è verificata all’interno o vicino a una galassia formata dalle stelle nota come CGCG 137-068, situata a circa 200 milioni di anni luce di distanza nella costellazione di Ercole.
Per oltre tre giorni, “la Mucca” ha prodotto un’improvvisa esplosione di luce almeno 10 volte più luminosa di una tipica supernova: come riferito dalla NASA, è successivamente sparita. I detriti stellari, che si avvicinavano e turbinavano intorno all’oggetto, causavano un bagliore straordinariamente luminoso.
Utilizzando dati provenienti da più missioni della NASA, tra cui il Neil Gehrels Swift Observatory e il Nuclear Spectroscopic Telescope Array (NuSTAR), un team di scienziati ipotizza che “the Cow” sia un buco nero che ha distrutto una stella di passaggio.
Come rivelato in un articolo pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, pare che la stella in questione fosse una nana bianca, ovvero un residuo stellare caldo, grande all’incirca come la Terra.
“La ‘Mucca’ ha prodotto detriti in un tempo breve”, ha detto Paul Kuin, un astrofisico che lavora all’University College di Londra (UCL). Ha affermato Raffaella Margutti, astrofisica della Northwestern University di Evanston, nell’Illinois:
Abbiamo avuto a che fare con delle caratteristiche che non avevamo mai visto prima in un oggetto transitorio o in rapida evoluzione.