L’ultima novità di Facebook si chiama “War Room“, tradotto letteralmente “Stanza della guerra”. Si tratta sostanzialmente di uno spazio anonimo, adornato con bandiere americane e brasiliane, dove un team di 20 persone monitora gli schermi dei computer per rilevare eventuali attività sospette.

L’unità appena lanciata presso la sede centrale di Facebook a Menlo Park, in California, è il centro nevralgico della lotta contro la disinformazione e la manipolazione del più grande social network da parte di “forze straniere” che cercano di influenzare le elezioni negli Stati Uniti (e non solo).

All’interno, le pareti hanno orologi che mostrano l’ora in varie regioni degli Stati Uniti e del Brasile, oltre a mappe e schermi TV che mostrano CNN, Fox News e Twitter. Inoltre, nella stanza sono presenti altri monitor che mostrano grafici dell’attività di Facebook in tempo reale.

Facebook, che è stato accusato di aver fatto troppo poco per impedire l’opera di disinformazione da parte della Russia e altri paesi durante le elezioni americane del 2016, ora vuole far sapere al mondo che sono state predisposte delle misure molto aggressive tramite delle iniziative mirate. Tra queste c’è proprio la “War Room”.

Nathaniel Gleicher, ex direttore della sicurezza informatica della Casa Bianca per il Consiglio di sicurezza nazionale, che attualmente dirige la politica di sicurezza informatica di Facebook, ha detto:

Il nostro compito è rilevare chiunque cerchi di manipolare il dibattito pubblico. Lavoriamo per trovare e rimuovere chiunque agisca in questo modo.

Non ci è voluto molto tempo per trovare informazioni false che avrebbero potuto avere “un impatto sugli elettori in Brasile”, come rivelato da Samidh Chakrabarti, responsabile civico di Facebook.