Nella giornata di mercoledì 23 gennaio la società di missili di Jeff Bezos, Blue Origin, ha lanciato gli esperimenti della NASA nello spazio, su quello che è stato definito un breve volo di prova. Il razzo New Shepard è partito dal Texas occidentale, sollevando una capsula contenente gli esperimenti. Gli otto esperimenti sono stati esposti a pochi minuti di assenza di gravità, prima che la capsula si paracadutasse.
Anche il razzo è atterrato con successo, completando il suo quarto volo spaziale. “Si tratta di un missile riutilizzabile”, ha detto la presentatrice del lancio Ariane Cornell, dirigente di Blue Origin. “Benvenuto a casa, New Shepard.”
Si è trattato del decimo volo di prova di Blue Origin, che si avvicina sempre più al suo obiettivo, ovvero i voli con equipaggio; la compagnia spera di giungere a questa straordinaria novità entro la fine dell’anno, almeno stando a quanto affermato durante la diretta da Ariane Cornell. Le capsule hanno sei finestre, una per ogni cliente. Blue Origin non sta ancora procedendo alle prenotazioni.
Il volo di mercoledì è durato poco più di 10 minuti, con la capsula che ha raggiunto le 66 miglia di altezza, pari a 107 chilometri, ben all’interno del confine accettato dello spazio. Gli esperimenti riguardavano l’elettronica, il combustibile per razzi, le particelle di polvere e le apparecchiature per l’imaging biologico.
New Shepard prende il nome dal primo americano nello spazio, Alan Shepard. La compagnia sta anche sviluppando un razzo di classe orbitale, New Glenn, che sorgerà da Cape Canaveral. Prende il nome dal primo americano “orbitato” attorno alla Terra, John Glenn.