Le spedizioni globali di dispositivi indossabili hanno raggiunto 32 milioni di unità nel terzo trimestre del 2018, con un incremento del 21,7% rispetto all’anno precedente, secondo il “Worldwide Quarterly Wearable Device Tracker” di IDC. Sebbene in genere la Cina conti per oltre l’80% del volume di spedizioni di Xiaomi, tale quota è scesa al 61%, a dimostrazione di come la lanciatissima società di Pechino sia riuscita a far crescere la propria presenza in molti altri mercati, compresi quelli europei (e italiani).
Xiaomi ha spedito 6,9 milioni di dispositivi indossabili rispetto ai 4,2 milioni di Apple, che registra ottimi risultati grazie soprattutto alla sua Serie 4. Al terzo posto troviamo FitBit, che ha spedito 3,5 milioni di indossabili. Molti dei nuovi dispositivi indossabili includono funzioni come notifiche o semplici integrazioni di app che sfociano nel territorio degli smartwatch. Ha dichiarato Jitesh Ubrani, analista senior di IDC Mobile Device Trackers:
Ciò ha contribuito a soddisfare la domanda dei consumatori, che chiedevano dispositivi più capaci mantenendo al tempo stesso prezzi medi di vendita, in un mercato che subisce una pressione al ribasso causata dai venditori a basso costo.
Secondo IDC, l’avvento di nuovi prodotti realizzati da Fitbit e Huawei ha contribuito a far sì che la categoria dei dispositivi indossabili di base aumentasse durante il trimestre. Un altro fattore trainante è stata la domanda sempre più crescente in mercati come l’Asia (escluso il Giappone), che rappresentano oltre la metà di tutte le spedizioni.