Dal primo giorno della sua presidenza (in realtà già durante la campagna elettorale, ndr) Donald Trump ha reso i suoi account Twitter e Facebook – con oltre 53 milioni di follower – una parte integrante e controversa del suo mandato, usandoli per promuovere la sua agenda, annunciare le mosse politiche e attaccare duramente gli oppositori e i “nemici”.
Trump aveva in precedenza criticato il settore dei social media il 18 agosto, affermando in una serie di tweet che le compagnie anonime erano totalmente discriminanti contro le posizioni repubblicane / conservatrici”. Nello stesso post, Trump ha precisato che “troppe voci vengono distrutte, alcune buone e altre cattive”.
Il presidente degli Stati Uniti ha detto:
Non dirò i nomi ma togliere certe persone da Twitter o Facebook, come sta avvenendo, è davvero una cosa molto pericolosa perché domani ognuno di noi potrebbe essere colpito da questa misura.
Per ora, Twitter e Facebook non hanno voluto commentare le dichiarazioni rilasciate da Donald Trump. Anche altri giganti come Apple e Google non hanno ancora risposto alle varie sollecitazioni da parte dei media, che si aspettano una replica a quanto espresso dal presidente USA.