L’universo brilla con la luce di alcuni miliardi di miliardi di stelle. Una squadra di astrofisici ha recentemente utilizzato un satellite per riassumere la luce di tutte queste stelle, misurata in particelle chiamate fotoni. Stando ai loro calcoli sulla storia dell’universo, le stelle hanno emesso un numero incalcolabile di fotoni, pari ad un 4 seguito da 84 zeri.

Ma il loro lavoro non si è basato solo sul conteggio dei raggi del sole. La tecnica ha permesso agli astrofisici di ricostruire la storia di come si sono formate le stelle: le nascite di stelle hanno raggiunto il picco circa 3 miliardi di anni dopo il big bang, come hanno riferito i membri della collaborazione internazionale Fermi-LAT nella rivista Science. Negli ultimi 10 miliardi di anni si è registrato invece un rallentamento.

Marco Ajello, un astrofisico della Clemson University in South Carolina, ha lavorato insieme ad un grande team di scienziati con un Telescopio spaziale a raggi gamma Fermi per misurare la cosiddetta luce di fondo extragalattica. Ha detto Ajello:

Questo è fondamentalmente l’intera emissione da tutte le stelle nell’universo.

La luce di fondo extragalattica è “molto preziosa per i cosmologi”, ha detto Elisa Prandini, un’astrofisica dell’Università di Padova, che non è stata coinvolta in questa ricerca.

Codifica la storia della formazione delle stelle dalla fine del ‘periodo oscuro cosmico’, centinaia di milioni di anni dopo il big bang, fino ai giorni nostri.

Per anni, gli astronomi hanno provato ad ottenere informazioni dalla luce delle stelle. Ma la luce di fondo extragalattica è molto difficile da osservare direttamente, perché è sommersa dalle vicine emissioni del sistema solare e dal resto delle stelle della galassia. Per questo Ajello e l’intero team hanno misurato la luce stellare servendosi dell’aiuto dei raggi gamma.