lana

La lana è notoriamente un tessuto caldo e accogliente, ideale per i periodi più gelidi, ma spesso provoca un irritante prurito. Gli studi scientifici hanno esplorato le cause di tale irritazione cutanea, scoprendo che la ragione principale risiede nella struttura delle fibre lanose.

Fibre e sottopelo

Ingun Grimstad Klepp, esperta in etnologia e docente di moda e sostenibilità presso l’Università Metropolitana di Oslo, in Norvegia, ha rivelato che il diametro delle fibre di lana gioca un ruolo chiave: fibre più grosse rendono la lana più irritante. Queste fibre, essendo più spesse e rigide, sono più abrasive e meno elastiche, causando irritazione e prurito (ecco perché è così fastidiosa).

In contrasto, le fibre più fini e soffici, come quelle della lana merino e del pelo di alpaca, tendono ad essere meno problematiche. Il sottopelo della lana, la parte che ci interessa, è soffice, fine, ricciuto e flessibile, e cresce continuamente, richiedendo una tosatura regolare degli animali.

Lanolina e prurito

Un altro motivo meno frequente di prurito è la lanolina, un grasso ceroso prodotto dalle ghiandole sebacee degli animali che producono lana. Sebbene la lanolina sia efficace nel curare la pelle secca e screpolata, può causare reazioni allergiche in alcuni individui. Ma la maggior parte dei prodotti in lana contiene una minima quantità di lanolina, essendo stata rimossa durante i processi di lavaggio e sbiancamento.

Nonostante questi occasionali disagi, la lana rimane uno dei materiali più adatti per il clima freddo e umido. A differenza del cotone, che si inumidisce e aderisce al corpo, la lana ha la capacità di assorbire l’umidità e allontanarla dalla pelle, garantendo così una maggiore traspirabilità.