ZTE, l’incubo embargo è ormai quasi superato
Un lieto fine non scontatissimo, visto che fino a poco tempo fa il Senato sembrava deciso a non dare il via libera a Donald Trump: il presidente si è messo da tempo a lavoro per trovare una soluzione, ma il Senato (e buona parte dei Repubblicani) non erano affatto d’accordo con questa scelta conciliante.
Come molti ricorderanno, gli USA decisero di imporre l’embargo a ZTE dopo aver scoperto che l’azienda cinese aveva venduto componenti americane all’Iran e alla Corea del Nord.
ZTE dovrà pagare una maxi multa di 1 miliardo di dollari
Una decisione che aveva fatto praticamente precipitare il bilancio di ZTE, che è stato davvero vicina al crollo totale. Quando Trump si è accorto di questo tracollo, ha cercato di trovare una mediazione: via l’embargo, ma solo con il pagamento di una maxi multa da 1 miliardo di dollari. L’azienda ha firmato un accordo che avrebbe rimosso definitivamente l’embargo non appena fossero depositati i 400 milioni di dollari in un fondo cautelativo.
Tutto a posto? Sì e no. La nuova versione della legge deve ancora passare le “forche caudine” del voto, e non è detto che tutto vada liscio, dato che qualcuno potrebbe anche decidere di mettersi di traverso. ZTE può solo incrociare le dita.