Tecnologia o creatività: la pubblicità dell’iPad Pro sotto accusa, Apple si scusa

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Crush di Apple
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La recente campagna pubblicitaria di Apple, denominata Crush!, ha suscitato notevole attenzione. Lo spot mostra una serie di oggetti come strumenti musicali, libri e macchine fotografiche che vengono letteralmente schiacciati sotto una pressa, lasciando alla fine un sottilissimo iPad Pro. L’obiettivo di questo spot è evidenziare la capacità del dispositivo di integrare numerosi strumenti utili in un unico e sottile tablet, simboleggiando così la convergenza tecnologica in spazi sempre più ridotti.

Critiche e reazioni del settore creativo

Nonostante l’intenzione innovativa, lo spot ha generato una forte reazione negativa da parte della comunità artistica e creativa. Molti hanno interpretato la distruzione di oggetti simbolici come un attacco diretto ai mezzi tradizionali di espressione artistica.

Celebrità del mondo dello spettacolo, come l’attore Hugh Grant, hanno espresso pubblicamente il loro dissenso, suggerendo che lo spot rappresentasse una minaccia alla genuina esperienza umana, attribuendo la colpa ad un’etica aziendale guidata dalla tecnologia invasiva.

La rivoluzione dell’intelligenza artificiale e le sue implicazioni

Le critiche non si sono limitate al solo spot, ma hanno anche toccato temi più ampi come l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa. Questa tecnologia è vista da alcuni come una potenziale minaccia per professioni creative, a partire dall’industria cinematografica fino a quella musicale e televisiva, segnalando un cambiamento epocale nel modo in cui l’arte e il contenuto creativo vengono prodotti.

La risposta di Apple alle critiche

Le crescenti polemiche hanno portato Apple a fare un passo indietro. La compagnia ha riconosciuto di non aver raggiunto l’obiettivo desiderato con lo spot e ha presentato le sue scuse. Tor Myhren, vicepresidente del reparto marketing e comunicazioni di Apple, in una dichiarazione a AdAge, ha enfatizzato l’impegno di Apple nel sostegno alla creatività.

Myhren ha ribadito l’importanza della creatività nel DNA di Apple e ha espresso rammarico per l’effetto avverso causato dallo spot. Inoltre, ha annunciato la decisione di non trasmettere più lo spot in televisione, segnando una netta presa di distanza dalla campagna iniziale.

La controversia scatenata dallo spot Crush! di Apple mette in luce le tensioni tra innovazione tecnologica e conservazione delle tradizioni creative. Nonostante l’intento di mostrare le potenzialità tecniche del nuovo iPad Pro, la campagna ha sollevato questioni più profonde riguardo il rispetto e la valorizzazione delle arti e delle professioni creative. Apple cerca ora di riallinearsi con i valori che ha sempre professato, puntando a ristabilire un rapporto di fiducia con la comunità artistica globale.

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