Martedì 6 maggio 2025, dalle 9:01 alle 17:00, i treni italiani si fermeranno per uno sciopero di otto ore. Lo stop coinvolge personale viaggiante, officine e addetti degli appalti: Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti spiegano che la protesta nasce dall’assenza di un accordo sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale della mobilità e del contratto aziendale del Gruppo FS, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023. I viaggiatori, alla vigilia di un periodo già complesso per bus, funicolari e aeroporti, sono chiamati a organizzarsi con largo anticipo.
Effetti sui passeggeri e istruzioni per il rimborso
Trenitalia fa sapere che nella fascia oraria dello sciopero l’offerta potrà subire cancellazioni o variazioni. L’azienda comunica che i titolari di biglietto per Frecce e Intercity possono richiedere la restituzione dell’importo fin dalla proclamazione dell’astensione e fino all’ora di partenza indicata sul titolo di viaggio; chi utilizza i Regionali dispone invece di tempo fino alle 24:00 del giorno precedente. In alternativa è possibile riprogrammare la partenza alle stesse condizioni economiche appena si trovi posto disponibile.
Per ottenere aggiornamenti in tempo reale vengono indicati i consueti canali digitali – app Trenitalia, sezione Infomobilità del sito, portale Trenord e applicazione omonima – oltre al numero verde 800 89 20 21, alle biglietterie e al personale di assistenza in stazione. Il gruppo ribadisce che le fasce di garanzia non coprono la protesta, trattandosi di uno stop di durata inferiore alle 24 ore.
Maggio, calendario di scioperi su rotaia, gomma e cielo
Il mese in corso presenta un fitto elenco di agitazioni registrate presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Si è cominciato lunedì 5 con il fermo di otto ore delle funicolari Anm a Napoli e con quattro ore di stop al servizio extraurbano in provincia di Prato.
Mercoledì 7 sono previste interruzioni di quattro ore nel trasporto pubblico abruzzese (società Tua) e nelle linee Autoguidovie che servono Milano, Pavia, Cremona, Monza e Brianza. Giovedì 8 lo stop di quattro ore riguarderà il personale Sitaf dell’autostrada A32 Torino-Bardonecchia.
Lo sciopero nazionale di quattro ore nel comparto aereo fissato per il 9 maggio è stato revocato, ma l’11 i macchinisti e il personale di bordo dell’Eav di Napoli incroceranno le braccia per 24 ore. Due giorni dopo toccherà ai dipendenti di Busitalia Sita Nord in Umbria, sempre per un’intera giornata.
Venerdì 17 sarà delicato per diverse regioni: il servizio Trenitalia Business Piemonte-Valle d’Aosta si fermerà per 23 ore, mentre le sigle Cub Trasporti e Usb hanno indetto un’astensione nazionale nel trasporto merci su ferro. Nello stesso giorno la rete urbana di Genova (Amt) resterà ferma 24 ore.
A seguire: lunedì 19 sciopero di 24 ore all’Atm di Messina; martedì 20 stop totale di un giorno per i convogli merci Gts Rail e di quattro ore per il Tpl molisano. Il 23 maggio saranno coinvolti per quattro ore gli addetti alla control room di Eav Napoli, mentre lunedì 27 Trenord opererà in Lombardia con personale ridotto per 23 ore. Chiude il mese, venerdì 30, l’astensione di 24 ore proclamata all’Ataf di Foggia.
Il quadro evidenzia una stagione primaverile che mette a dura prova l’intero sistema di mobilità nazionale: chi deve spostarsi farà bene a consultare con frequenza i canali ufficiali, valutare itinerari alternativi o pianificare partenze in giornate non interessate da astensioni.