Scatti d’ira: come controllare la rabbia

scatti d'ira

Chiunque, almeno una volta nella propria vita, ha avuto degli scatti d’ira, una crisi di rabbia dovuta allo stress, al nervosismo, a qualcosa che provoca sofferenza o che non va come si desidera.

È vero che gli scatti d’ira possono far parte del carattere di una persona ma è anche vero che, se sono molto frequenti e diffusi, possono essere considerati un vero e proprio disturbo che inficia la qualità della propria vita.

In effetti, gli scatti d’ira, quando si verificano, possono compromettere la qualità della propria giornata, delle proprie prestazioni a lavoro, delle proprie relazioni e, in senso più ampio, di tutta la propria vita.

Quindi, diventa essenziale capire come gestire la rabbia in modo che questa non condizioni troppo la propria esistenza.

Come si manifesta la rabbia?

Gli scatti d’ira si possono riconoscere perché spesso accompagnati da: innalzamento della voce; tendenza a colpire o lanciare oggetti; sudorazione; rossore e colorito paonazzo; fiatone; accelerazione del ritmo cardiaco e innalzamento della pressione.

Le cause

Gli scatti di rabbia, ben gestiti e motivati, sono del tutto naturali nella vita di una persona.

Si tratta di un sentimento che può essere generato da un senso di frustrazione, dallo stress, dall’insoddisfazione, dalla paura, dal timore, dalle preoccupazioni o dal non riuscire ad affrontare una situazione come si vorrebbe.

Insomma può capitare che qualcosa non vada in una certa giornata o sul posto di lavoro e si manifesti la rabbia.

Oppure che, a causa dei troppi impegni e doveri, non si abbia più il focus su se stessi e sul proprio benessere e che questo generi situazioni di rabbia e ostilità.

Dunque, queste possono essere alcune delle cause che conducono all’insorgenza degli scatti d’ira.

Ed è bene ricordare che, se non diventano qualcosa di distruttivo, sono del tutto naturali per la vita dell’uomo.

Alcuni studi sulle cause

Alcuni studi hanno evidenziato che dietro gli attacchi d’ira frequenti si possono celare delle cause più profonde come:

  • disturbi cardiovascolari;
  • disturbi della personalità;
  • abuso di sostanze;
  • disturbi cerebrali.

Inoltre, si è vista anche una correlazione fra scatti d’ira e traumi psicologici subiti dal soggetto.

Infine, un altro studio ha evidenziato come dietro i fenomeni di rabbia incontrollabile, aggressività o ostilità ci possano essere addirittura delle cause da ricondurre ad un’infiammazione del sangue.

Cosa fare

Per controllare la rabbia e gli scatti d’ira può essere utile mettere in atto una serie di buone pratiche per rimanere calmi e non agitarsi esageratamente.

Infatti gli attacchi di rabbia improvvisi potrebbero avere delle ripercussioni anche sugli altri ed è giusto rendersi conto di questo prima di avere delle reazioni ingiustificate ed aggressive.

Ecco cosa si può fare.

Cercare di capire quali siano le cause e le situazioni che scatenano gli scatti d’ira in modo da sapere come comportarsi per il controllo della rabbia.

Rimanere calmi e non colpire oggetti o alzare il tono della voce, per evitare di aumentare il proprio stress.

Cercare di calmarsi respirando profondamente, trattenendo il respiro per alcuni secondi e poi inspirando piano; inoltre rilassarsi ed inseguire il benessere, ridendo il più possibile.

Prima di “scoppiare”, contare fino a 10 (o anche di più). Prima di affrontare una persona e arrabbiarsi con questa per un torto subito o per qualsiasi altra ragione, scrivere i motivi per cui si è arrabbiati con questa e cercare di analizzare con lucidità la situazione.

Parlare e sfogarsi con qualcuno (può essere un amico o, ancora meglio, un professionista).

Può essere utile scaricare la rabbia, facendo esercizio fisico (yoga, boxe, kickboxing) così che il nostro organismo rilasci endorfine e si riesca a scaricare la tensione.

Passeggiare o andare in bicicletta possono costituire un’ottima alternativa al fare attività fisica, poiché servono per abbassare il livello dello stress e ritrovare la serenità.

Cercare di evitare situazioni o persone che possano turbare il proprio benessere e causare degli scatti d’ira (ad esempio, persone che hanno un’influenza negativa o situazioni che creino stress ed ansia).

Riposare e rilassarsi, magari con una bella camomilla o tisana rilassante, così da evitare di prendersela con persone o cose. Svagarsi, impegnandosi in un’attività costruttiva ma rilassante (alcuni esempi sono la lettura o la meditazione, ma può essere molto utile anche ballare).

Cercare anche di non reprimere i propri sentimenti negativi, come il rancore.

Conseguenze della rabbia

Rabbia repressa conseguenze: quali sono?

Ricollegandoci alla tendenza, sbagliata, di accumulare sentimenti negativi come il rancore, è bene sapere che reprimere la rabbia può avere degli effetti dannosi.

Infatti, accumulando la rabbia per giorni o settimane, si finirà per “esplodere” prima o poi e le conseguenze potrebbero essere dannose in diversi ambiti della propria vita oltre che arrecare danno al proprio organismo e al proprio benessere psicofisico.

In conclusione

Abbiamo visto come calmare la rabbia e le tecniche utili da mettere in atto per porre fine o arginare i fenomeni di scatti d’ira.

Queste strategie possono tornare molto utili per evitare, con i propri comportamenti aggressivi od ostili, di danneggiare altre persone e di ferirle.

In effetti, una delle conseguenze, spesso sottovalutata, degli scatti d’ira, è proprio come questi possano impattare sui rapporti con le persone e intaccare la sfera sociale dell’individuo che li mette in atto.

Per questo diventa ancora più importante saper gestire questi fenomeni e soprattutto, rendersi conto che, alla base di questi, potrebbero esserci semplicemente delle idee o convinzioni sbagliate che inducono a comportarsi in maniera rabbiosa.

Queste convinzioni sbagliate possono ricondursi ad esempio:

  • all’idea che altre persone possano arrecarci un danno;
  • all’idea che gli altri debbano, per forza, agire per appagare i nostri desideri e il nostro senso di benessere;
  • alla credenza erronea che tutto ci sia dovuto e che non debbano esistere ostacoli sul nostro cammino. Ma, a questo proposito, è spontaneo sottolineare come nella vita sia inevitabile scontrarsi con degli ostacoli, ma questi non possono e non devono essere la causa della rabbia immotivata;
  • all’idea che gli altri debbano necessariamente capirci e pensarla esattamente come noi;
  • alla convinzione, sbagliata, di non dover mai mostrare la nostra “debolezza” anche a costo di sovraccaricarci di stress, ansia e tensione.

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