redazione
Al Festival di Venezia 2024, The Brutalist ha trionfato ottenendo il Premio speciale per la regia. Questo film, ambizioso e ipnotico, rappresenta una nuova opera di Brady Corbet, l’attore americano diventato regista, già noto per opere come “L’infanzia di un capo” e “Vox Lux”, entrambe accolte a Venezia. Corbet si distingue per la sua visione complessa e la mancanza di compromessi, confermandosi come una delle voci più originali del panorama cinematografico contemporaneo.
The Brutalist, girato nel formato panoramico Vistavision, nato negli anni Cinquanta per competere con il Cinemascope, è un racconto di tre ore e mezza che narra la storia di László Tóth. Sopravvissuto ai campi di concentramento, László, un architetto ebreo ungherese, decide di lasciare l’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale per cercare una nuova vita negli Stati Uniti, dove risiede un cugino.
In America, mentre cerca notizie della moglie scomparsa e si augura che possa raggiungerlo, László accetta lavori umili, lontani dalle sue competenze. Ma il suo talento viene notato da un facoltoso uomo d’affari, per il quale aveva ristrutturato uno studio. Questo mecenate decide di supportarlo, affidandogli un progetto di grande portata. Ma il rapporto tra László e il suo benefattore, così come quello con i collaboratori e con la sua stessa visione artistica, si dimostrerà tutt’altro che semplice. Nel suo lavoro, infatti, si riflettono le ombre delle tragedie vissute.
La pellicola, articolata in due parti con un intervallo di 15 minuti, abbraccia un periodo che va dal 1947 al 1980. Al centro della scena c’è un magistrale Adrien Brody, affiancato da attori come Guy Pierce, Stacy Martin, Felicity Jones, Isaach de Bankolé, Joe Alwyn e Alessandro Nivola. The Brutalist arriverà nelle sale italiane il 23 gennaio, distribuito da Universal Pictures International Italia, come annunciato alla fine del trailer ufficiale italiano.
