La progettazione di androidi sempre più simili alle persone rappresenta un traguardo importante per chi ricerca soluzioni in grado di svolgere attività quotidiane. Una creazione esemplare in questa direzione è il Protoclone, che combina un sistema scheletrico sofisticato con muscoli sintetici altamente reattivi.
Grazie a questi componenti, si apre la strada a macchine capaci di assumere le sembianze e i movimenti di un individuo, senza rinunciare a materiali resistenti e tecnologie d’avanguardia.
Le fondamenta scheletriche del Protoclone
La struttura ossea di questo automa rispecchia le 206 ossa di una persona, ma è realizzata con polimeri poco costosi e molto longevi. Ogni articolazione, provvista di legamenti artificiali, garantisce un ampio ventaglio di movimenti attraverso connessioni muscolo-articolari complesse.
All’interno delle spalle si trovano 20 gradi di libertà, mentre ogni vertebra concede ulteriori sei livelli di rotazione e flessione. Solamente la parte superiore del corpo, gambe escluse, vanta 164 possibili configurazioni. Tutto ciò mira a fornire la massima mobilità, senza gravare sul budget o sulla durabilità dei materiali.
Il vigore muscolare garantito da Myofiber
La componente muscolare si affida a un’invenzione presentata nel 2021 e conosciuta come Myofiber. Gli sviluppatori dichiarano che queste fibre sintetiche, create in blocchi monolitici, sostituiscono pienamente i tendini tradizionali e rispondono in meno di 50 millisecondi.
Ciò consente contrazioni prive di carico che superano il 30%, ponendole allo stesso livello di muscoli organici di alta qualità. Inoltre, tre grammi di fibra riescono a sollevare un chilo di peso. I produttori sottolineano che Myofiber rappresenta l’unica soluzione disponibile a livello internazionale in grado di conciliare leggerezza, forza, velocità di reazione ed efficienza energetica.
Progetti e ambizioni di Clone Robotics
Uno dei punti di forza della società polacca riguarda Protoclone, considerato il vero emblema dell’azienda. L’intenzione è di introdurre, entro il 2025, 279 unità della linea Clone Alpha, una gamma limitata di androidi destinata all’assistenza nelle mura domestiche.
Queste macchine sanno camminare, dialogare in modo brillante (come riportato sul portale ufficiale) e prendersi cura delle occupazioni di casa. Tra le principali mansioni troviamo la preparazione di pietanze veloci e bevande, l’apparecchiatura della tavola, la pulizia delle stoviglie, la gestione del bucato, la manutenzione dei pavimenti, il controllo delle forniture in cucina e la regolazione dell’illuminazione.
In aggiunta, la società introduce Telekinesis, un modulo di addestramento che permette di trasferire abilità e compiti direttamente all’androide mediante un sistema intuitivo. Questa caratteristica fa crescere gradualmente le capacità operative del robot, rendendolo sempre più versatile. I preordini partiranno nel corso di quest’anno, anche se il prezzo ufficiale non è stato ancora rivelato.