A volte sembra che ci voglia una fortunata coincidenza per dar vita a una serie TV che davvero meriti di essere seguita. E chissà quali forze misteriose hanno portato Steve Martin e Martin Short, due colonne portanti di Hollywood, a collaborare con John Hoffman per creare un nuovo (sotto)genere: il crimedy.
Questo mix tra giallo e commedia unisce l’intrigo di un mistero da risolvere con la leggerezza di battute pungenti, unendo il classico crime con investigatori improvvisati e la comicità raffinata di cui Martin è un maestro. Ma quale magia ha portato i produttori a scegliere Selena Gomez come terzo membro di quello che è diventato uno dei trii più iconici della televisione?
Un trio improbabile ma perfetto
Steve Martin, Martin Short e Selena Gomez formano un trio che, nonostante le evidenti differenze generazionali, funziona alla perfezione. Da un lato, ci sono due uomini di una certa età, dall’altro, una giovane donna con un’anima antica, Mabel, che si integra con sorprendente naturalezza con i due. Insieme condividono una passione per i podcast di true crime, passione che li porta a crearne uno tutto loro, spinti da un terribile omicidio avvenuto proprio nel loro condominio, l’Arconia a New York.
Questo evento, che li coinvolge personalmente, diventa l’inizio di una serie di misteri che li porteranno fino a Broadway, dove si divide la terza stagione dello show. Qui, però, le dinamiche tra i personaggi sembrano perdere quella coesione che tanto aveva funzionato nelle stagioni precedenti, creando una trama a tratti disconnessa. Nonostante ciò, il carisma di Martin e la sua fama riescono ad attrarre guest star di altissimo livello, rendendo la serie sempre più interessante. Ora, con la quarta stagione disponibile su Disney+, la storia continua.
Un ritorno in grande stile
Con la quarta stagione, Only Murders in the Building mantiene la sua promessa, offrendo agli spettatori nuovi colpi di scena e risate. Se il caso di Ben Glenroy, interpretato da Paul Rudd, sembrava risolto con il suo apparente omicidio sul palco di Broadway, in realtà il mistero si infittisce quando scopriamo che la morte è avvenuta nell’ascensore dell’Arconia.
La nuova stagione riparte proprio da qui, con il tragico omicidio di Sazz, la stuntwoman di Charles, interpretata da Jane Lynch. L’inizio è scoppiettante, riportando lo show ai livelli di brillantezza della seconda stagione, con il trio protagonista che ritrova la sua chimica esplosiva. I tre dovranno affrontare nuove sfide: il fallimento di uno spettacolo teatrale e lo sfratto imminente, ma sarà soprattutto l’ennesimo omicidio a metterli alla prova.
New entry e nuove avventure
Come sempre, la serie si distingue per l’ingresso di nuove star nel cast, con la quarta stagione che alza ulteriormente l’asticella. Eugene Levy, Zach Galifianakis ed Eva Longoria si uniscono al cast, portando nuova linfa vitale alla serie. Il confronto tra questi nuovi personaggi e il trio protagonista crea momenti di grande divertimento. Inoltre, non mancano graditi ritorni come quello di Meryl Streep nel ruolo di Loretta e di Michael Cyril Creighton nei panni di Howard, ormai un personaggio irrinunciabile della serie. Tra sorprese e nuovi sviluppi, il racconto si arricchisce ulteriormente.
Il fascino dell’Arconia e nuove ambientazioni
L’Arconia non è solo un palazzo: è un vero e proprio personaggio nella serie, con i suoi segreti e la sua atmosfera unica. In questa quarta stagione, l’edificio continua a essere il fulcro delle vicende, ma ci sono anche nuove ambientazioni che aggiungono altri elementi interessanti alla storia.
In particolare, la serie si sposta brevemente a Hollywood, dove i protagonisti si trovano ad affrontare un nuovo contesto, tanto affascinante quanto pieno di insidie. Qui, la serie si prende gioco della stessa industria dello spettacolo, con un tono metanarrativo che strizza l’occhio al pubblico, offrendo una critica sottile e divertente al mondo del cinema e della TV.
I nuovi volti e le vecchie glorie
Ogni stagione di Only Murders in the Building ci ha abituato alla presenza di guest star di primo livello, e questa quarta stagione non è da meno. Eugene Levy, Zach Galifianakis ed Eva Longoria portano una ventata di freschezza e riescono a integrarsi perfettamente con il trio protagonista.
Levy, con la sua comicità sottile, offre un contrappunto perfetto all’humor di Martin e Short, mentre Galifianakis sorprende con un’interpretazione che mescola il comico al drammatico. Longoria, invece, dimostra ancora una volta la sua versatilità, giocando con il suo ruolo in modo brillante.
Oltre ai nuovi volti, ci sono anche graditi ritorni che fanno la gioia dei fan. Meryl Streep riprende il ruolo di Loretta, mentre Michael Cyril Creighton torna nei panni di Howard, personaggio amato per la sua eccentricità e il suo amore per gli animali. Questi personaggi arricchiscono la trama con le loro storie parallele, creando un intreccio narrativo complesso ma avvincente.
Il segreto del successo: la scrittura brillante
Una delle chiavi del successo di Only Murders in the Building è senza dubbio la scrittura, che riesce a bilanciare perfettamente humor e suspense. Anche in questa quarta stagione, gli autori dimostrano di saper dosare sapientemente i momenti di tensione con quelli di leggerezza. Le battute sono sempre puntuali, mai forzate, e riescono a strappare un sorriso anche nei momenti più drammatici.
La sceneggiatura, infatti, non si limita a raccontare una storia di omicidi e indagini, ma esplora anche le dinamiche umane dei protagonisti, i loro sogni, le loro paure e i loro fallimenti. Questo aspetto rende la serie divertente, ma anche profondamente umana, capace di toccare corde emotive che vanno oltre il semplice intrattenimento.
Il futuro della serie
Con una quarta stagione così solida, viene naturale chiedersi cosa riserverà il futuro per Only Murders in the Building. La serie ha dimostrato di sapersi reinventare stagione dopo stagione, mantenendo alta la qualità e l’interesse del pubblico. Con un cast che continua a sorprendere e una scrittura sempre brillante, non c’è dubbio che la serie abbia ancora molte storie da raccontare.
L’evoluzione dei personaggi, le nuove ambientazioni e i continui riferimenti al mondo del cinema e della TV suggeriscono che la serie potrebbe espandersi ulteriormente, magari esplorando nuovi generi o introducendo nuove sfide per i protagonisti. Qualunque sia la direzione che prenderà, i fan possono essere certi che Only Murders in the Building continuerà a offrire momenti indimenticabili e una crimedy che sa come lasciare il segno.