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Prosegue senza sosta la querelle tra la filiera del gioco d’azzardo e il governo. I prossimi mesi saranno decisivi per capire quale saranno i provvedimenti definitivi adottati dall’esecutivo per bandire completamente dai media digitali e terrestri le pubblicità legate al gioco d’azzardo.

Nei giorni scorsi, l’Agcom – Autorità Garante delle comunicazioni – ha fatto il punto sulle linee guida che dovranno essere seguite per l’attuazione del divieto di pubblicità al gioco, la cui prima bozza dovrebbe essere sottoposta al vaglio dei commissari entro metà marzo. Sarà il consiglio di Agcom ad approvare queste linee guida in uno dei prossimi incontri e, una volta approvate, si dovrà prevedere un periodo di tempo necessario alle imprese per adeguarsi ed allinearsi alla comunicazione e a tutto quel che essa prevede.

La direzione di Agcom ha svelato il cronoprogramma per l’approvazione delle linee guida per l’attuazione del divieto pubblicitario che è un po’ la quintessenza del Decreto Dignità, a seguito delle audizioni degli operatori del settore e della comunicazione che si sono tenute nelle scorse settimane e che sono state in totale ventinove, a fronte dei 43 contributi ricevuti e dal momento che alcuni non hanno chiesto nessuna audizione.

Il principale oggetto del contendere è stato quello che è anche il cavillo che ruota attorno a tutto il Decreto Dignità: il confine tra diritto di informazione e pubblicità vera e propria, attorno alla quale sono nati grossi dubbi circa la liceità della esposizione della cartellonistica e della “propaganda” sui prodotti da gioco e sulle vincite ad esse collegate, delle insegne pubblicitarie come pure della comunicazione via stampa o web.  Nel corso delle audizioni, sia la Federazione Italiana Tabaccai sia il Sistema gioco Italia hanno chiesto l’esclusione dal divieto della pubblicità cosiddetta informativa, quella indiretta come product placement, le sponsorizzazioni per organizzazioni no profit. Nel giro di poche settimane dovrebbe essere chiarito tutto.

Nel frattempo, sono cresciute in maniera esponenziale le iniziative intraprese dagli operatori che gestiscono i casinò online regolamentati dall’AAMS per incrementare l’informazione che ruota intorno al Gioco Responsabile. Ultima in ordine di tempo, quella intrapresa dal Gruppo GVC che ha intrapreso una collaborazione con l’Università di Harvard per finanziare la ricerca in campo di gioco responsabile. L’impegno della filiera era stato messo in evidenza anche durante l’ICE Totally Gaming di Londra, una manifestazione in cui le aziende che operano nel settore avevano ribadito l’impegno che verrà profuso per valorizzare la responsabilità sociale dei Giochi e per contrastare il gioco d’azzardo patologico con la collaborazione dei Monopoli di Stato.

Ad Agcom ora passa una palla che scotta: il futuro del settore dei Giochi e della filiera è adesso nelle mani dell’Ente che fornirà a breve le norme definitive su cui ruoterà il complesso rapporto tra operatori del settore e istituzioni.