Cos’è un poke: come funziona su Facebook

cos'è un poke

Cos’è un poke nel dettaglio? Il poke è una funzione di Facebook che un utente può usare per comunicare con un altro utente. Posto sotto la foto della persona in questione, il poke è un mezzo semplice e immediato per inviare una piccola notifica d’interesse dal proprio profilo, verso il profilo di qualcuno, anche dall’altra parte del mondo, che si conosce.

Se il poke è usato correttamente, non richiede molto tempo, visto che basta fare clic sull’apposita funzione di Facebook in corrispondenza del profilo a cui inviare questa notifica.

Il poke su Facebook può essere usato con chiunque, indipendentemente dalla lingua, e può essere usato come una forma di comunicazione breve. Può essere usato per esprimere interesse nei confronti di un’altra persona o può essere usato semplicemente per inviare una notifica.

Alcuni utenti di Facebook utilizzavano dei poke (o messaggi simili ad una breve comunicazione) per inviare segnalazioni, che potevano essere una richiesta di contatto, anche per ricevere informazioni di supporto.

Cos’è un poke

Cos’è un poke, quindi? Un poke è una parola che risulta come un’abbreviazione di “poking”, ovvero qualcosa che ha a che fare con una forma di comunicazione. Un poke può semplicemente essere un semplice messaggio che invia a qualcuno nei loro feed oppure può essere un modo molto più sottile, nel momento in cui rappresenta il richiamo ad una sensazione condivisa tra due persone.

Il termine poke è entrato a pieno titolo nell’uso linguistico perché, oltre a essere un messaggio condiviso da due persone, può anche essere usato per richiamare l’attenzione di un amico a favore di qualcosa.

Il Facebook poke è però cambiato nella sua storia all’interno dei social network, in cui è diventato un messaggio breve agli amici, per favorire una forma di comunicazione immediata. Il poke è diventato una delle espressioni più usate nelle conversazioni degli utenti di Twitter, Facebook e altri social network.

Molti pensano che i messaggi siano scritti ed inviati per essere visti dalla persona che li riceve e non per un ascolto, che potrebbe fare la differenza in termini di comunicazione. Non dobbiamo dimenticare che ogni commento è un intervento nella vita di altri. In questo contesto il poke è un modo per rendere più veloce la storia della comunicazione e dell’invio di messaggi. Il poke si sta trasformando in un’espressione di comunicazione breve, vera e propria espressione del messaggio.

Cosa significa poke

Per comprendere cos’è un poke, analizziamone il significato. La definizione di poke su Facebook indica un gesto che si può fare sul social network per richiamare l’attenzione della persona alla quale è rivolto. Ottenendo la sua attenzione potremo scambiare messaggi privati oppure salutarlo pubblicamente.

Il poke può essere considerato come una nuova versione di un saluto amichevole, ma può essere anche una richiesta di contatto o un invito per uno scambio di opinioni o di messaggi privati. La maggior parte dei poke, comunque, ha soltanto a che fare con un semplice saluto o con una richiesta di contatto.

Come funziona su Facebook

Molti usavano la funzione manda poke su Facebook. Ma cosa significa poke? Su Facebook un poke è una forma di saluto tra amici. Il metodo più semplice per mandare un poke, è andarsi a posizionare sul profilo di un amico e cliccare il pulsante “Poke”. È possibile mandare un poke anche da un’interfaccia in chat.

Un poke può essere mandato da qualsiasi computer, ma anche da uno smartphone, direttamente dall’applicazione di Facebook. In generale il poke può essere utilizzato in qualsiasi applicazione di messaggistica sociale tra quelle che lo prevedono, anche se è il più comune utilizzo è stato su Facebook. Gli utenti hanno la possibilità di mandarlo ad un numero qualsiasi di persone.

Pro e contro del poke su Facebook

Mandare un poke è una forma di invito a mettersi in contatto con qualcuno. Il suo significato è generalmente indefinito e può avere diverse, e anche contraddittorie, interpretazioni come: piacere, interesse, amicizia o sfida. Un piccolo inconveniente del “poking” è che potrebbe portare un’altra persona ad infastidirsi. Non sono rare le situazioni di cancellazioni dalla lista dei contatti per dei poke mandati continuamente.

Qual è dunque la linea di confine tra poking e spamming? Lo spam è paragonabile al poking? Inoltre, se c’è una differenza tra “poking” e “spamming”, come si dovrebbe comunque definire tale differenza? Gli interrogativi restano ancora aperti e gli utenti possono farsi un’idea di quale siano queste differenze nello specifico, tenendo conto comunque che tutto sta nella sensibilità di ogni iscritto su Facebook o su un social network in generale.

Chi può mandare pokes a chi?

Cos’è un poke? Ecco quindi qual è il significato di poke. I poke sono caratterizzati da uno stile piuttosto casual, in cui si può mandare un piccolo invito a qualcuno senza spiegazioni particolari. Risulta possibile mandare e ricevere poke solo su Facebook, la funzione, infatti, è stata rimossa da WhatsApp.

Con l’avvento di WhatsApp Web, invece, si è provato ad affiancare al gesto delle chiamate anche quello dei poke senza dover usare Facebook, ma la funzione è stata presto rimossa. Se puoi mandare un poke solo sulla tua pagina Facebook, non è possibile farlo, quindi, su WhatsApp.

Conclusione

In conclusione, quindi, cos’è un poke? Un poke è il classico “mi piace” che si può fare sul profilo di qualcuno. Non è il classico mi piace mostrato, ad esempio, come un cuoricino rosso tra i commenti del profilo della persona a cui è rivolto, ma è un modo per salutare o rispondere ad un amico o ad un’amica senza bisogno di scrivere alcunché.

Poke è una parola giapponese che significa “toccarmi”. Quando si fa un poke è come aggiungere un like o un commento, si effettua in maniera rapidissima e senza errori. Le persone che si fanno i poke sono tutti coloro che si trovano sul profilo di una persona che conoscono: dopo aver visitato il profilo, possono trovare un modo perfetto per mandare un saluto o semplicemente per far notare che il pensiero è rivolto ad un’altra persona.

Un modo simpatico per ricordare momenti passati insieme tra amici o semplicemente per far sapere all’altra persona che ci siamo ricordati di lei.

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