L’intelligenza artificiale si è enormemente sviluppata e la ritroviamo in tutte le nostre vite quotidiane, oltre che in tutto ciò che riguarda il lavoro e i mercati. Ma quanto l’IA impatta sulle reti neurali dell’uomo? Quali sono i modi in cui interagisce l’intelligenza artificiale con il cervello? È un dibattito ancora aperto, perché molti studiosi si sono occupati della possibilità di comprendere come l’intelligenza artificiale, usata nella vita di ogni giorno, potrebbe influire sul modo in cui pensiamo e percepiamo la realtà circostante.
Il processo di neuroplasticità del cervello
Il cervello umano riesce ad adattarsi ad ogni cambiamento, in seguito a quel processo chiamato, in termini scientifici, neuroplasticità. Nel momento in cui avvengono dei cambiamenti importanti nel mondo che ci circonda, le reti neurali si riorganizzano e formano delle nuove sinapsi.
Tutto questo in risposta all’esperienza o agli stimoli esterni che provengono dall’apprendimento. Da questo punto di vista è lecito affermare che l’intelligenza artificiale agisce proprio come stimolo nel riorganizzare le reti neurali del cervello.
I cambiamenti nell’apprendimento
L’intelligenza artificiale è molto importante nell’influenzare ciò che ricordiamo, ma impatta anche sull’apprendimento. Infatti, gli algoritmi su cui si basa l’IA vengono progettati per ottimizzare i processi di apprendimento. Prendiamo, come esempio, tutte le personalizzazioni messe a disposizione dalle piattaforme educative basate sull’intelligenza artificiale, per adattarsi alle esigenze degli apprendenti.
In tutto questo non si deve esagerare, perché può capitare che la personalizzazione diventi eccessiva, rivelandosi come sterile e incapace di creare nuove connessioni nelle reti del cervello.
Come l’intelligenza artificiale influisce sulle emozioni
Un campo di interesse molto discusso è quello dell’influenza tra l’intelligenza artificiale e le emozioni umane. Lo vediamo nello sviluppo di assistenti virtuali e di chatbot. Inoltre, le applicazioni più avanzate portano alla realizzazione perfino di robot sociali.
Non sono processi che vanno trascurati, perché questa interazione può modificare il modo in cui percepiamo emozioni e le modalità delle loro elaborazioni. Quindi, questo non può fare altro che influenzare il modo in cui gestiamo le relazioni umane.