Coltivare fagioli nello spazio? A breve gli astronauti potranno farlo

Tre anni fa aveva suscitato una certa curiosità la notizia della coltivazione di lattuga nello spazio. Tuttavia, sembra che i membri dell’equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale potrebbero riuscire a fare ancora meglio, arrivando a coltivare fagioli nel 2021. I fagioli potrebbero essere piantati in alcuni macchinari high-tech, definiti “piantatori”, sviluppati presso l’Università norvegese di scienza e tecnologia (NTNU). I piantatori possono regolare tutta l’acqua, i nutrienti, il gas e l’aria di cui le piante hanno bisogno.

NTNU ha dichiarato di essere in fase di collaborazione con alcuni ricercatori italiani e francesi, che stanno coadiuvando l’Università nella ricerca che prevede la coltivazione di alimenti a base vegetale per lunghi viaggi nello spazio. Il cibo cresciuto nello spazio potrebbe rivelarsi a dir poco cruciale per sostenere l’equipaggio nelle future missioni nello spazio profondo.

Nello studio, pubblicato sulla rivista Life, i ricercatori hanno eseguito tre esperimenti: i primi due esperimenti hanno determinato l’effetto di volumi limitati di soluzioni di radicazione e nutrienti, e in base a ciò è stato eseguito un terzo esperimento per valutare le risposte delle piante a varie soluzioni nutritive. Ha detto Silje Wolff, fisiologo vegetale presso il Centro per la ricerca interdisciplinare nello spazio (CIRiS), che fa parte della ricerca sociale NTNU:

Abbiamo scoperto che le piante possono, in un certo senso, ‘annusare’ la quantità di sostanze nutritive a loro disposizione: quando la concentrazione di azoto è molto bassa, la pianta assorbirà più acqua e quindi più azoto fino a raggiungere un livello ottimale.

Ha aggiunto Wolff:

La pianta ha un meccanismo che si attiva quando il livello di azoto è adeguato, quindi regola sia l’assorbimento di azoto che quello di acqua.

Il passo successivo è coltivare i fagioli nello spazio per osservare l’effetto della mancanza di gravità sulla capacità delle piante di trasportare acqua e assorbire i nutrienti: una simulazione che non può essere fatta sulla Terra.