Sembra emergere una serie di voci che descrivono il possibile arrivo di un nuovo Call of Duty ideato per più generazioni di console, anche dopo l’uscita di Black Ops 6. Negli ambienti online si mormora che, persino nel 2025, la serie potrebbe puntare alle piattaforme più datate, suscitando interrogativi su come questa scelta influenzerà la prossima incarnazione dello sparatutto.
Alcune fonti vicine a CharlieIntel, popolare punto di riferimento per le novità sul franchise, avrebbero infatti confermato progetti in corso per PlayStation 4 e Xbox One. Questo scenario, se confermato, porterebbe con sé implicazioni interessanti per gli appassionati e per il settore gaming in generale, con possibili vantaggi in termini di copertura del mercato, ma anche dubbi su eventuali limitazioni tecniche.
Voci sulle piattaforme di Call of Duty
Secondo chi segue costantemente le indiscrezioni, la permanenza sulle console di vecchia generazione non sembrerebbe del tutto tramontata, anzi: vi sarebbero gruppi ben informati che insistono sul fatto che Activision punti a coprire tanto i dispositivi più moderni quanto quelli precedenti.
CharlieIntel, che monitora ogni aggiornamento del marchio, avrebbe ricevuto segnalazioni da fonti anonime in grado di confermare questa strategia: supportare piattaforme meno recenti nel corso del 2025 potrebbe essere ritenuto rischioso, ma consentirebbe di preservare un legame con coloro che non hanno ancora fatto il salto di generazione.
Alcuni sostengono che la presenza di un ulteriore capitolo cross-gen incida sulla possibilità di gestire, ad esempio, più mappe di grandi dimensioni in Warzone, limitando il margine di manovra per gli sviluppatori.
Motivazioni di tipo commerciale
Dal punto di vista economico, Activision e i partner coinvolti sanno bene che una parte considerevole di giocatori è ancora ancorata alla vecchia generazione. Un titolo pubblicato anche su hardware meno performante potrebbe garantire un bacino d’utenza più ampio, con ricavi aggiuntivi derivanti dalle vendite di espansioni e contenuti extra.
Considerando la base installata di PlayStation 4 e Xbox One, la scelta di non escludere quelle piattaforme si tradurrebbe in una maggiore sicurezza di guadagno. Raggiungere un numero elevato di possibili acquirenti è una prospettiva che pesa molto nelle strategie di chi produce e distribuisce videogiochi di questa portata, specie in un periodo in cui la transizione verso le console di nuova generazione procede a velocità diverse.
Ripercussioni sul piano tecnico
C’è chi teme che la convivenza tra vecchio e nuovo hardware riduca l’evoluzione del gameplay. Strutturare un motore grafico capace di girare bene su console dalle specifiche decisamente differenti potrebbe comportare compromessi su texture, animazioni e ampiezza dei contenuti proposti.
I sostenitori delle versioni di ultima generazione si interrogano se questa scelta possa rallentare l’adozione di caratteristiche avanzate, come certe tecnologie di illuminazione o funzioni online più complesse. D’altra parte, è comprensibile che una casa di produzione desideri salvaguardare la base di clienti fedele, dando priorità all’accessibilità del nuovo capitolo.
In ogni caso, i commenti dalla community si dividono: da un lato, c’è voglia di un salto qualitativo evidente; dall’altro, c’è la certezza che includere la vecchia generazione garantirebbe a molti giocatori di non essere tagliati fuori. Ogni dettaglio in merito resta da scoprire, mentre i fan attendono conferme ufficiali e dichiarazioni dirette dagli sviluppatori.