Da mesi la direzione Rai analizza i dati d’ascolto, e il quadro che emerge è poco lusinghiero: la platea si assottiglia, talvolta persino davanti a format tradizionalmente solidi come quelli guidati da Carlo Conti. In questo contesto il servizio pubblico sta studiando mosse rapide, puntando su volti in grado di generare curiosità immediata.
Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Barbara D’Urso, assente dagli schermi da quasi due anni dopo la chiusura del rapporto con Mediaset. Fonti interne e indiscrezioni riportate da La Repubblica indicano che Viale Mazzini considera la conduttrice napoletana la figura giusta per recuperare terreno e tornare competitiva, soprattutto nel pomeriggio.
La carta Barbara D’Urso per la fascia pomeridiana
Secondo quanto riferisce il quotidiano romano, i dirigenti Rai starebbero disegnando un rientro “soft” per D’Urso, affidandole un contenitore infrasettimanale nel daytime. Questa scelta eviterebbe scontri diretti con programmi già consolidati e permetterebbe di valutarne l’impatto sugli ascolti senza esporsi a rischi eccessivi.
L’idea di affidarle la domenica pomeriggio in sostituzione di Mara Venier – ipotesi rimbalzata per mesi tra siti e social – sarebbe invece sfumata di fronte alle resistenze di alcune componenti e alla forza contrattuale della “signora della domenica”, ancora salda al timone di Domenica In.
L’operazione presenterebbe vantaggi immediati: D’Urso porta con sé una community digitale ampia, un linguaggio televisivo riconoscibile e la capacità di trasformare fatti di cronaca quotidiana in momenti di dibattito.
Per la rete ammiraglia di Stato, che negli ultimi mesi ha visto erodersi la quota di pubblico femminile sopra i trentacinque anni, l’arrivo della conduttrice rappresenterebbe l’occasione per ravvivare il pomeriggio con interviste in studio, collegamenti in diretta e rubriche legate all’attualità. Il progetto, se confermato, verrebbe collocato alle 15, fascia oraria nella quale lo share Rai 1 è sceso sotto il 15 per cento in diverse rilevazioni di stagione.
Un aspetto resta da definire: la durata del contratto. Sempre secondo La Repubblica, i vertici sarebbero orientati a un accordo iniziale di pochi mesi, con possibilità di prolungamento qualora i dati Auditel dovessero tornare a sorridere. In questo modo il servizio pubblico limiterebbe l’esborso economico e si concederebbe margini per ricalibrare il progetto in tempo reale.
Il ritorno estivo di Pino Insegno tra quiz e prime time
Mentre Barbara D’Urso attende il via libera definitivo, un altro volto storico di Rai 1 sta già lavorando alla stagione calda. Pino Insegno è pronto a riportare Reazione a Catena negli studi di Napoli: la partenza è fissata per domenica 8 giugno, salvo variazioni. La formula resta immutata, ma la rete punta a spremere ogni punto di share dal quiz estivo più seguito. Per farlo, si valuta un secondo impegno in prime time.
L’ipotesi – ancora sul tavolo – è la riproposizione de Il buono, il brutto e il cattivo, one-man show inizialmente previsto l’anno scorso e poi rinviato a data da destinarsi. Se dovesse andare in porto, Insegno tornerebbe così nella prima serata del venerdì, serbatoio tradizionalmente favorevole ai programmi d’intrattenimento leggeri. Per ora, dal quartier generale Rai filtrano cauto ottimismo e la volontà di annunciare la novità soltanto quando i contratti saranno firmati.
Mentre il palinsesto estivo prende forma, a Viale Mazzini si guarda già all’autunno con un obiettivo chiaro: recuperare pubblico e ritrovare centralità nel racconto televisivo nazionale. Il possibile rientro di Barbara D’Urso e il doppio impegno di Pino Insegno rappresentano le prime tessere di un mosaico che il servizio pubblico spera di completare entro settembre.